Il metodo di prospezione magnetico, assieme a quello gravimetrico è il metodo "passivo" per eccellenza, nel senso che in questi due casi non vengono introdotti nel suolo disturbi, ma si misurano passivamente i valori delle caratteristiche fisiche esistenti. Si tratta di uno dei metodi più tradizionali di ricerca e si basa sulla misurazione delle variazioni del campo magnetico terrestre causate dalla presenza di corpi più o meno magnetizzati presenti nel sottosuolo. A parità di altre condizioni, le caratteristiche fisiche che intervengono nella misura dell'intensità del campo magnetico sono suscettività magnetica e magnetismo residuo. La prima misura la capacità che ha un materiale di magnetizzarsi in presenza di un campo magnetico ed è una grandezza scalare. Il magnetismo residuo è quello acquisito da un determinato corpo al momento della sua formazione. E' una grandezza vettoriale che si somma al vettore campo magnetico terrestre in intensità e direzione. Una struttura archeologica sepolta produce un'anomalia dell'intensità del campo magnetico - anomalia magnetica - di una certa grandezza e intensità che dipende dalla sua forma, dal suo grado di magnetizzazione e dalla sua profondità. Quando, però, si misura il campo magnetico terrestre in un punto ad una certa distanza della superficie del terreno, si misura il campo esistente in quel punto che rappresenta la somma di numerosi contributi dovuti alle caratteristiche geologiche del sottosuolo, alla presenza di manufatti (per esempio oggetti metallici, servizi urbani, strutture archeologiche), alla presenza di campi elettrici variabili (per esempio linee elettriche, ferroviarie, centrali elettriche) e alla variazione diurna del campo magnetico terrestre. Nel caso delle prospezioni geofisiche per ricerche archeologiche, per rivelare la presenza di una struttura archeologica sepolta, è necessario isolare il contributo alla variazione del campo magnetico prodotto dalla struttura, inteso come "segnale", da quello di tutti gli altri contributi che saranno definiti, in questo caso, come disturbi e rappresenteranno quindi un "rumore".
CAMPI DI APPLICAZIONE
Individuazione e posizionamento di strutture archeologiche;
Studio di discariche anche in forma di monitoraggio;
Ricerca di cavità, di "oggetti" anomali interrati (fusti metallici, strutture in muratura o in calcestruzzo, ecc.);
Delimitazione e valutazione di mineralizzazioni;
Localizzazione di depositi sotterranei e fusti di inquinanti;
Individuazione di ordigni bellici di metallo;
Individuazione e posizionamento di corpi intrusivi e faglie;